Oggi grammatica e analisi logica. Aprite i vocabolari!
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Lesson namber tri: vocabulary
Ti sei bucato, sei guarito, è tempo di montare il brillocco dei tuoi sogni 🌟 Quando si tratta di gioielleria da piercing, troverai alcuni termini che potrebbero sembrarti strani, quindi ecco un mini-dizionario per aiutarti
Terminale - La parola ci dice già tutto: ci fa capire che “sta alla fine”. È quindi il gioiello che andiamo ad inserire all'estremità di una barra, di un microdermal, o di un labret. Può essere di diverse forme, dimensioni, materiali: è il gioiello vero e proprio!
Il nostro terminale può essere con filettatura, dello spessore di 0.9mm o 1.3mm (da avvitare rispettivamente su barre dello spessore di 1.2mm e di 1.6mm) oppure senza filettatura, più lungo e simile a uno "spillo", e in questo caso parliamo di un gioiello push pin – molto pratico e veloce, dai un'occhiata qui 📍
Filettatura - hai presente una vite? Il corpo della vite è esattamente la filettatura, quella spirale che ci permette di avvitarla alle barrette 🔩
Le barre, i labret, e i microdermal che troverai sul nostro sito saranno principalmente a filettatura interna, cioè sarà la barra ad essere "bucata" e il terminale avrà il perno che si inserisce e si avvita.
L'esempio perfetto è quando devi comprare una prolunga: questa avrà sempre un capo maschio, con i denti che si inseriscono, e un capo femmina con i fori per inserire i denti del cavo maschio… eheheh 😏
Come già detto, la maggior parte (99.9%) dei gioielli che acquisterai da noi è a filettatura interna, cioè la barra avrà il ruolo della "femmina" e i terminali quello del "maschio".
Labret – il nome che troverai più spesso quando si tratta di piercing. Il labret non è altro che una barretta con dietro saldato un disco, più o meno piccolo, adatto a piercing come appunto i vari labret, trago, flat, forward helix, lobo, e qualche volta utilizzato anche per il nostril - perché lo sai che non puoi mettere da subito il cerchietto, vero? ⏰
Barbell - le barbell sono tutte quelle barre che hanno due capi: se il labret ha un disco saldato su una delle estremità, le barbell avranno sempre due capi su cui montare i terminali. Le barbell possono essere dritte (da lingua, conca, capezzolo, bridge, industrial), curve o a banana (sopracciglio, alcuni labret, rook, snug, ombelico), a ferro di cavallo o circolari (setto e orecchio).
Clicker - ormai il cerchietto più comune tra i gioielli! Non si interrompe e ha una cerniera che facilita l'inserimento del piercing nel foro ♾️
Si chiama così proprio per la comodità della chiusura: infatti basta spingere un po' la cerniera verso l'esterno per aprirlo e fare una leggera pressione contro il cerchietto per richiuderlo, aspettando di sentire il fatidico click – sarà il tuo migliore amico, giuro!
Diametro - nel caso dei cerchietti, questo indica il diametro interno del gioiello. Il diametro più comune è di 8mm, ma se ne trovano facilmente dai 6mm a salire.
Ora hai conquistato il C1 del lingua dei piercing!
Ricordati però che ogni persona ha anatomie diverse e bellissime: orecchie più strette, conche più grandi, nasi più piccoli, lingue più spesse…
Se hai un naso piccolo e vorresti un cerchietto da narice, probabilmente il cerchietto di misura standard (8mm) potrebbe risultare troppo largo per il tuo naso e quindi dovrai scegliere un cerchietto con diametro di almeno 1/2mm più piccolo. Allo stesso modo, se hai una lingua grande sceglierai probabilmente una barra non di misura standard (da 14/16mm) ma di 18/20mm.
Questo discorso dovrai farlo per tutte le parti del tuo corpo e controllare ogni gioiello. Potresti anche volere il piercing da ombelico più particolare del solito e accorgerti, quando vai ad inserirlo, che non c'è lo "spazio" necessario per ospitarlo, e potrebbe quindi farti male 👀
Se hai bisogno di consigli noi ci siamo sempre per te! dacci solo un po' di tempo e fiducia, ti indirizzeremo al meglio 💖
Nella lezione di oggi ti illustreremo i tempi di guarigione di tuuutti i fori!
]]>Oggi vediamo quali sono le tempistiche di guarigione dei tuoi nuovi forellini
Lesson namber tu: tempi di guarigione
"Perché devo aspettare per mettere il cerchietto alla narice?"
Questa è la domanda che ci viene posta più spesso… purtroppo non si può sempre partire con il piercing dei nostri sogni e qui ti spieghiamo perché.
Un foro ha bisogno di guarire e cicatrizzare prima di essere sottoposto allo stress del cambio gioiello. Se seguiamo bene la cura che viene consigliata dal piercer, riusciremo a fare il cambio nei tempi previsti e senza dolore!
Ti facciamo vedere perché il cerchietto non è la soluzione ideale per il tuo forellino:
Come vedi la barretta dritta permette al foro di guarire senza curvature e distorsioni, lasciando i tessuti con la loro forma originale, e permettendo - una terminata la guarigione - l'inserimento di altri gioielli senza il rischio di deformazioni.
Qui di seguito ti mostriamo l'elenco dei tempi indicativi di guarigione definitiva dei singoli piercing, sempre però da valutare caso per caso (se hai dubbi, scrivici senza problemi!):
Orecchio 👂🏼
- Lobo (Lobe), Lobo Alto (Upper Lobe) → 2/3 mesi
- Trago (Tragus / Rook / Snug (Anti Helix) / Forward Helix / Daith → 4/6 mesi
- Conca (Conch), Flat, Elice (Helix), Industrial → 6/12 mesi
Naso 👃🏼
- Narice (Nostril) → 3/4 mesi
- Setto (Septum) → 4/6 mesi
Viso 👨🏼🦲
- Sopracciglio (Eyebrow), Bridge, Narice (Nostril) → 4/6 mesi
- Labret, Monroe, Medusa, Angel Bites, Snake Bites → 2/3 mesi
- Narice Alta (High Nostril) 6/8 mesi
- Surface (Vertical Bridge, Anti Eyebrow), Microdermal (Teardrop) → indefinito*, in genere 4/6 mesi
Bocca 👄
- Smiley → 1/2 mesi
- Lingua, Venom → 1/2 mesi
Corpo 🧍
- Ombelico → 2/3 mesi
- Microdermal e Surface (Nuca, Collo, Sterno, Fossette di Venere, Clavicola, Pancia, Polso) → indefinito*, in genere 4/6 mesi
Genitali ✊
- Il discorso qui è molto ampio, ma diamoci circa 3/6 mesi come idea generale. Se volete saperne di più e avete curiosità riguardo questi piercing, mandateci un segnale scrivendo queste tre emoji 🍌🍒🐈 nei commenti ai nostri post instagram: solo così potremo fare un articolo approfondito ed esaustivo!
La lezione di oggi è terminata, andate in pace 🙏
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In questa mini lezione ti aiutiamo a capirci qualcosa in più sui piercing, a partire dallo spessore!
]]>Qui imparerai a scegliere il gioiello perfetto per i tuoi piercing in base all'anatomia dei tuoi fori!
Lesson namber uan: lo spessore
Dunque, partiamo dal presupposto che i piercing fatti da un piercer professionista e quelli fatti con la pistola (dispositivo monouso... ) sono mooolto diversi!
Se vuoi approfondire l'argomento, puoi leggere il nostro blog riguardo le varie differenze tra ago e pistola qui.
Ti consigliamo sempre e comunque di affidarti ad un professionista, che non utilizzerà mai la pistola.
💡 nel momento in cui dovrai scegliere il gioiello per il tuo piercing, dovrai tenere conto se è stato fatto con pistola o con ago, perché influirà sullo spessore del gioiello da adottare.
Infatti qui entra in gioco la “grandezza” del foro: l'ago della pistola è sempre della stessa dimensione, sia per un semplicissimo piercing al lobo che per uno all'ombelico.
Sorge automaticamente il dubbio: ma se al lobo metto l'orecchino fino e invece all'ombelico metto quello spesso, non si dovrebbe già forare tenendo conto di questa differenza di spessore? 🤔
Sì, esatto. Infatti è proprio questa la differenza più evidente tra un foro eseguito da un piercer e uno eseguito con pistola.
💡 se hai un foro fatto con la pistola, potrebbe risultare difficile far entrare la classica "barretta da piercing" da 1.2mm e dovremmo quindi andare a scegliere uno spessore inferiore, magari qualcosa da 1.0mm.
Lo spessore in pratica è il diametro del labret, della barbell, o del clicker.
Gli spessori più comuni sono:
0.8mm → in genere sono gioielli adatti alla narice, ma anche per qualche foro fatto con la pistola che non permette l'inserimento di gioielli di spessore maggiore.
1.0mm → anche qui troviamo i gioielli da narice, è adatto anche per fori fatti con la pistola da orecchio.
1.2mm → lo spessore più comune per tutti i tipi di piercing, dal lobo alle cartilagini, dai vari labret, al setto, e in alcuni rari casi anche per la narice.
1.6mm → questo spessore viene utilizzato per i piercing che sono spesso soggetti a pressioni, allungamenti e distensioni della pelle; infatti la maggior parte di questi gioielli sono da ombelico, capezzolo, genitali, e in alcuni casi anche setto, conca, e qualche foro per l'orecchio.
Tutti gli spessori da 1.6mm a salire, sono considerati per fori "dilatati" e si possono trovare ad esempio da 2mm per il setto, il lobo, la conca, il trago... fino a ritrovarci con i famosi lobi dilatati, che in genere arrivano fino ai 25mm ma possono superare anche i 50mm - ricordiamo che nelle tribù dove questi abbellimenti erano un simbolo di forza e saggezza, non ci sono mai stati limiti di dimensioni! 🌺
Per oggi è tutto, ci vediamo alla prossima lezione 😉
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Allinktervista: il turno di Alice, messa a nudo, ma non su OF.
Abbiamo deciso di metterci un po’ a nudo (no, niente OF… per ora) rispondendo a qualche domanda, dalle più tecniche alle più sceme. Non tralasciando domande esistenziali come “pizza o sushi?” perché la cucina è una cosa seria!
Il primo spotlight va ad Alice, boss di Allink e mamma delle strane creature che popolano lo studio. Ama le piante, gli animali, Salmo, e anche i tatuaggi.
Prego sedetevi comodi, sta cominciando la show, e la sua intervista completa la puoi leggere solo qui:
- Da quanto tempo sei un tatuatore e come hai iniziato?
Tatuo da troppo ormai che manco me lo ricordo più, più o meno dal dopo cristo Aquilano, dal 2009.
Anzi forse qualche anno prima, quando mi sono diplomata, mamma mi regalò una macchinetta, per celebrare il mio 90/100.
Prima era per gioco, ci tatuavamo tra amici, mi scarabocchiavo qualunque cosa mi venisse in mente…e tutti dicevano, VABE MA MICA È UN LAVORO QUESSO.
Verba volant.
- Qual è il tuo stile di tatuaggi preferito?
Ma addosso a me o da fare sugli altri? Vabè rispondo a tutti e due.
Su di me non ho uno stile preferito, per me il tatuaggio è un momento, quindi…quello che mi passava in testa mi tatuavo. Penso di avere ogni stile addosso
Da fare sui miei adorati clienti?
Direi propendo per il Realistico e il Chicano, ma in realtà ogni progetto interessante che mi triggera lo realizzo nel modo migliore se il cliente si fida di me al 100%.
- Qual è stata la sfida più grande che hai incontrato nel tuo lavoro?
Aprire il primo Allink nel 2015.
Burocrazia italiana totally 💩
- La celebrity con cui usciresti stasera
Post Malone
- Cosa ne pensi dei nuovi trend nel mondo dei tattoo?
I tatuaggi sono come la moda, sono ciclici, ogni tot insieme ai pantaloni a zampa tornano i tribali.
Per quanto riguarda “trend” ora credo siano i fine Line, i cosiddetti tiny tattoos. Molto fighi e comunque portati in alto dalle influencer famose che ne sono piene.
Ma di interessante credo ci sia lo stile “ignorant”, un po’ storto, un po’ diretto, un po’ brutto. L’arte e le tendenze riflettono la società in cui viviamo e i momenti storici che attraversiamo. E adesso penso siamo messi così, storti diretti e brutti. Guarda Putin.
- Quali sono gli aspetti più belli del tuo lavoro?
Beh, ovvio il sorriso sui clienti appena si riflettono allo specchio. Che sia un full arm di mio pugno o una semplice zampina con infinito per ricordare il loro animaletto volato via.
- Che musica ascolti?
Punk, emo trap, rap, hip hop, techno, elettronica. Dipende da come mi sveglia Alexa di mattina.
- Ultima serie tv vista
The last of us
- Dimmi la prima parola che ti viene in mente
Cazzo. Ah no, tappeto.
- Se ti svegliassi nel corpo di un’altra persona, chi saresti?
Uno studioso di orchidee del Borneo.
- Tatuaggi o piercing?
Tatuaggi
- Estate o inverno?
Estate, ma non per il caldo.
- Pizza o sushi?
Pizza
- Sanremo o Pinewood?
- Se fossi un tattoo, cosa saresti?
Uno stickman che si domanda essere o non essere?
E ora... rullo di tamburi... passiamo alle domande che le avete fatto proprio TUTTI VOI in anonimo dalle nostre Instagram Stories.
⁃ Sei fidanzata?
No.
⁃ Cibo preferito?
Gli straccetti di soia, la mia nuova droga.
E Patatine fritte.
⁃ Che lavoro avresti fatto se non avessi intrapreso la carriera da Tatuatrice?
Domanda difficile. Non credo di avere una risposta certa, molto probabilmente sarei rimasta nel campo artistico, anzi direi sicuramente.
Avrei terminato i miei studi all’accademia di belle arti… mi piaceva molto disegnare in digitale (cosa che faccio tutt’ora) e creare animazioni in 3d…probabilmente avrei seguito quella strada.
O forse in un universo parallelo disegno manga.
O forse sono una designer di moda.
O ho aperto un vivaio.
- Quanti figli vuoi avere?
Biologici nessuno.
Adottati forse.
Ma in realtà ne ho molti già adesso.
- La tua più grande paura?
Difficile anche qui.
Ho un amore spasmodico per mia sorella, e anche per mio fratello. Non significa che per i miei genitori, compagno, amici o per i miei animali non provo un amore forte, solo che non riuscirei ad immaginarmi la mia vita senza di loro. Quindi è questa la paura, non averli vicini.
Beh che ne pensi, figo no?
Se hai altre domande da fare ad Alice scrivile qui sotto nei commenti, e facci sapere se ti abbiamo tolto qualche curiosità e se hai scoperto dei nuovi lati della Boss che non conoscevi.
]]>Queste "lettere" portano con sé significati molto più profondi.
]]>Sono segni composti da linee rette, principalmente incise su pietra, legno, e metalli (come porte, scudi, attrezzi da lavoro e armi).
Tradizionalmente le rune sono, prima che segni alfabetici, entità magiche di origine divina: nessuna lingua germanica ha usato la parola runa per indicare le lettere latine o greche, a sottolineare la loro natura differente e priva del carattere magico-rituale del fuþark, l’alfabeto runico.
*rún letteralmente si traduce come "segreto" o "sussurro"!
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“raccolsi le rune, urlando le presi,
poi caddi di lassù”
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... così Odino canta di come conquistò le rune grazie al suo autosacrificio, diventando sovrano di ogni conoscenza. Egli poteva tutto e il contrario di tutto, poiché ogni essere ha una duplice natura proprio come le rune, che portano in esse significati sia positivi che negativi.
Ogni runa ha un significato specifico e la combinazione di più rune permette di rendere ogni messaggio più ampio e dettagliato.
Possono quindi trovarsi singole oppure legate: le bind runes sono la fusione di più rune, che danno vita a veri e propri simboli, glifi, o sigilli, contenenti la potenza delle singole rune di cui sono composti.
Si possono creare simboli:
Ti spieghiamo perché i piercing con la pistola non garantiscono una corretta guarigione.
]]>Entrambi i metodi di foratura nascono negli anni '60 con lo stesso scopo ma non garantiscono lo stesso risultato.
Nonostante il Dispositivo Meccanico di Foratura (DMF) sia stato studiato specificatamente per la foratura del lobo, le sue caratteristiche non gli permettono di essere uno strumento efficace, anche nell'applicazione dei semplici "primi orecchini".
Vediamo perché il DMF, la classica pistola, non è il metodo giusto per ottenere dei piercing belli e soprattutto sicuri.
Molto spesso le problematiche relative ai piercing (durante la loro esecuzione e nel processo di guarigione) sono legate a fori eseguiti con la pistola e non con tecnica tradizionale; dopo aver letto le fondamentali differenze fra i due metodi, le motivazioni sono abbastanza chiare ed è bene tenerle a mente quando si decide di fare un nuovo piercing.
]]>In questo articolo esaminiamo i tipi di piercing e le dimensioni di ognuno.
]]>La parola "piercing" viene dall'inglese "to pierce", che letteralmente significa "perforare". Fino agli anni '90 in Italia era visto come un simbolo di ribellione e chi ne portava tanti veniva associato alla malavita, oggi invece è un ornamento prevalentemente di carattere estetico, presente in più materiali (i migliori in commercio sono titanio chirurgico e acciaio chirurgico) e con pietre e cristalli.
In realtà la cultura del piercing è molto più antica di quello che pensiamo, era una tradizione per moltissime tribù addirittura preistoriche.
Fatti di ossa, corna, denti o legno, stavano a segnare un rito di passaggio o un'affermazione del ruolo dei membri della tribù, esattamente come tatuaggi e scar (scarificazioni).
Insomma, non ci siamo inventati nulla!
I body piercing oggi sono diventati un trend anche per personaggi famosi e vengono ormai utilizzati come abbellimento di quasi tutte le parti del nostro corpo, principalmente il viso ma anche ombelico, capezzoli, zone genitali e, con l'avvento negli ultimi anni dei piercing sottocutanei, anche collo, polso, fronte, clavicole, fossette di venere.
Ricorda che ogni ognuno di noi ha una fisionomia diversa e, non tutti i piercing possono essere eseguiti, senza uno spazio adatto. Segui sempre i consigli del tuo piercer di fiducia e chiedi un parere alle persone esperte del settore, preferibilmente piercer professionisti.
Andiamo insieme ad approfondire i singoli piercing, le zone e i loro nomi.
- Eyebrow - il classico piercing al sopracciglio, in genere messo perpendicolare al sopracciglio e sulla parte esterna, verso le tempie. Può essere posizionato anche più centrale o addirittura a toccare l'attacco con il naso. In questo caso abbiamo un gioiello dello spessore di 1 millimetro e 2 (1,2mm) e la barretta ha una leggera curvatura per facilitare la guarigione in questo punto
- Bridge : un foro che si va a posizionare sotto la fronte, subito sotto di dove si incontrano le sopracciglia, sul ponte del naso. In genere qui abbiamo una barretta dritta dello spessore di 1,6mm;
- Nostril : il classico che non tramonta mai, un piercing alla narice può essere fatto più o meno esterno, in base al gioiello che si vorrà inserire dopo la guarigione (cerchietto, brillantino...), per il foro si inserisce un gioiello "a curva" dello spessore di 0.8/1.0mm per evitare di perdere il gioiello.
- Septum : un piercing che ha preso il sopravvento da qualche anno, l'anello al naso abbellisce e mette in risalto anche le labbra, sta bene su chiunque. Generalmente si inserisce un cerchietto semiaperto con due palline alle estremità, dello spessore da 1.2mm ma ci sono anche delle eccezioni da 1.6mm e si può cambiare inserendo gioielli più o meno decorati
- Smiley : il piercing del "sorriso", si fora il lembo di pelle (frenulo) che collega il labbro superiore con le gengive, in genere si opta per un cerchietto con cerniera da 1.2mm di spessore, si può indossare anche il classico anello da septum a mezzaluna con le palline.
- Cheeks : tendenzialmente si fanno sempre in coppia, perché presi singolarmente non hanno il fascino che hanno insieme. Si forano le guance da dentro a fuori, in genere si preferisce una barra dritta da 1.6mm di spessore, con internamente dei "dischi smussati", invece delle classiche palline.
- Lingua : diversamente da quello che si può immaginare, il piercing alla lingua è uno dei più semplici per la guarigione. Pochi soggetti purtroppo non possono farlo, per via della presenza di vene centrali che impedirebbero una foratura in sicurezza - consigliamo sempre di farvi dare un parere esperto da un piercer professionista. La barra utilizzata è dello spessore di 1.6mm, in genere la lunghezza è di 14/16mm, ma può variare dai 12 ai 20.
Nel caso della lingua si possono fare anche doppi fori, in genere per verticale o orizzontale - in questo caso, trasversali alla lingua, si chiamano Venoms.
- Labret : di tendenza soprattutto negli anni '90 ma tutt'oggi molto apprezzato, il piercing al labbro ha molte varianti, ed è uno dei più sensuali per tutti i generi.
La barretta del labret è dello spessore di 1.6mm, in genere la lunghezza oscilla intorno ai 7/8mm, raramente scendendo a 6 e salendo a 9/10 (dipende dalla fisionomia di ognuno). Tra i tanti tipi di labret possiamo trovare:
- Lobo : il più classico e comune di tutti, molto spesso viene eseguito anche ai bambini. Si posiziona nella parte senza cartilagine dell'orecchio, quella inferiore. In genere si fora con una barretta piatta dietro, dello spessore di 1.2mm.
Molto spesso però, questi piercing vengono effettuati con pistole in farmacia o nelle gioiellerie e viene inserito un gioiello dello spessore di 0.5 / 0.8mm e, purtroppo, non sempre è adatto al contatto con la cute lesa, sia per il materiale che per tipo di gioiello.
- Tragus (o Trago) : viene forato il lembo di pelle "triangolare" che sta all'attacco dell'orecchio con la guancia. Questa zona è piena cartilagine e tendenzialmente guarisce del tutto dopo 6/12/18 mesi. Si utilizza una barra piatta dietro, dello spessore di 1.2mm.
- Helix : l'elice dell'orecchio è il punto più esterno della parte superiore, la maggior parte delle volte viene fatto per inserire poi un cerchietto, dopo un paio di mesi di cura. Inizialmente, come per il lobo o trago, si utilizza una barretta piatta dietro da uno spessore di 1.2mm.
- Deep Helix (o Flat) : si trova all'altezza del piercing dell'Helix, ma viene forata la parte più interna. Qui possiamo sbizzarrirci con gioielli di forme particolari, avendo molto spazio. Lo spessore della barretta è sempre di 1.2mm;
- Forward Helix : un piercing che, purtroppo, non possono fare tutti. La fisionomia di questo punto è molto particolare, c'è chi ha lo spazio adatto e chi no. Si fora il lembo di pelle che attacca l'orecchio al volto, sopra il trago. Le barrette da 1.2mm per questo punto in genere sono più corte di altre zone.
- Daith : lo stesso lembo di pelle del forward helix continua dentro l'orecchio, si fora questa parte, subito sopra l'ingresso al timpano. Qui si indossa un cerchietto sempre del diametro da 1.2mm, ma si può scegliere anche qualche forma più particolare, come cuori, lune e doppi cerchi.
- Rook : subito sotto l'elice, c'è un lembo di pelle interno che crea la seconda "curva" dell'orecchio. Viene forata la parte superiore di questo lembo, con una barretta curva dello spessore di 1.2mm;
- Industrial : una barra molto lunga (30/32mm) attraversa diagonalmente l'elice dell'orecchio, forando in due punti. Essendo un piercing particolare, la guarigione potrebbe richiedere più tempo rispetto ad altri piercing. Lo spessore in questo caso è di 1.6mm... si può indossare una barra anche con dei fori sulla lunghezza, che permette l'inserimento di più gioielli.
- Conch : si fora la conca interna dell'orecchio, più o meno esternamente, in base alla fisionomia e alle preferenze del gioiello finale (più esterno in genere si preferisce un cerchietto). Lo spessore del gioiello è di 1.6mm;
- Anti Trago : si fora il lembo di pelle a "triangolo" che è opposto al trago, lo spessore del gioiello è sempre di 1.2mm e si indossa una barra curva o un cerchietto.
- Snug : il lembo in questo caso è lo stesso del rook, quello che fa una curva interna all'orecchio, solo che si fora la parte che punta verso l'esterno, più o meno all'altezza della conca. Un cerchietto o una barretta curva da 1.2mm sono consigliati.
- Navel (o Ombelico) : sul podio dei piercing più sexy, ormai è un foro che vediamo su tantissime persone. Si fora l'ombelico dall'interno verso la parte superiore della pancia, la barra in questo caso è chiamata "banana", perché leggermente curva, dello spessore di 1.6mm. La lunghezza in genere è di 8/10mm ma può scendere anche a 6 in caso di fori più "bassi".
- Inverse Navel : esattamente come l'ombelico, solo che in questo caso si fora dall'ombelico verso la parte inferiore della pancia. La barra è sempre la stessa, a banana da 1.6mm di spessore, ma viene montata al contrario o a gusto e discrezione di chi lo indossa.
- Nipple (o Capezzolo) : probabilmente il primo dei piercing più sexy per tutti i generi. Come dice il nome, si fora il capezzolo da parte a parte, in genere lateralmente ma si può fare anche diagonalmente o verticalmente. La barra è spessa 1.6mm e la lunghezza standard è di 14/16mm, ma può variare molto, in base alla fisionomia.
Molto spesso, il piercing può essere un valido rimedio per chi anatomicamente ha il capezzolo introflesso e vuole correggerlo.
Questi tipi di piercing sono abbastanza moderni, sono stati studiati e creati degli "impianti" sottocutanei a cui vanno avvitati i gioielli che possiamo ammirare.
La differenza tra i due è il tipo di "placca" che va inserita sotto pelle: nel surface si inserisce una barra spessa 1.6mm con due uscite, che quindi presenterà due gioielli in superficie; nel microdermal, la placca è piccolina e piatta, e ha una sola uscita, sempre da 1.6mm.
Purtroppo questi piercing non guariscono mai definitivamente come guariscono gli altri piercing.
Avendo un punto di entrata e non uno di uscita, non si cicatrizza del tutto la pelle intorno alle placche sottocutanee e quindi, nel tempo, subiscono stress dal movimento della pelle, dall'eventuale sporco che si può insinuare e anche da traumi.
La maggior parte delle volte in questi casi conviene rimuovere la placca, sempre sotto consiglio del piercer professionista.
Di questi le zone più gettonate sono:
Parliamo di piercing più interessanti: i piercing ai genitali. Ne esistono di molti, lo sapevi? Ovviamente andiamo ad esaminare i più gettonati.
- Christina : piercing che interessa la parte superiore, non direttamente i genitali. Si fora l'inizio dello spacco del monte di venere, la forbice di pelle superiore alla vulva. In genere si utilizza una barra a "L", dritta con un angolo a 90° quasi alla fine, ma anche a "J", simile a una banana da ombelico ma con una curva più pronunciata verso uno dei due estremi. Lo spessore è di 1.6mm.
- Fourchette : un piercing che attraversa la parte della vulva più vicina al perineo, in genere con una barra curva o un cerchietto.
- Vertical Hood : si fora da sopra a sotto il "cappuccio" di pelle morbida che avvolge il clitoride, non viene forato direttamente il clitoride. In questo caso la barra è curva e da 1.6mm.
- Frenum : subito sotto il glande, c'è un nervo verticale, si fora trasversalmente questo lembo di pelle con una barra dritta, in genere di 1.6mm
- Guiche : si fora in orizzontale la pelle sotto i testicoli, il perineo. si può indossare anche un cerchietto
- Prince Albert : il più crudo di tutti, con una barra a banana, si fora dal frenulo inferiore al glande, fino alla parte centrale superiore. Lo spessore è di 1.6mm
Non in Cinese, ma in Giapponese. Ti sei mai chiesto come sarebbe scritto?
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🕵- Posso scrivere il mio nome in cinese? -
In realtà NO, ma puoi scriverlo in Giapponese, e ti consigliamo due pagine Instagram dove forse puoi trovare il tuo nome già tradotto:
L'alfabeto Cinese è composto da ideogrammi che danno forma ai famosissimi "Kanji". Questi ultimi, che sono migliaia, hanno una doppia valenza: una corrisponde ad un suono e una ad un significato (per fare un paragone, è come se la nostra lettera A, oltre ad avere questo suono, avesse anche un significato da sola, ad esempio "sole"), invece le nostre sillabe appunto hanno una valenza solo sonora.
Nel momento in cui questi Kanji vengono "assemblati" tra di loro, cambiano contemporaneamente forma, suono e significato (ad esempio la nostra famosa A vicino ad una S sarebbe scritta in maniera diversa, non verrebbe pronunciata come A, e non significherebbe più "sole" come prima).
Le nostre lettere, purtroppo non corrispondono ai Kanji e quindi non possiamo tradurre i nostri nomi con questo alfabeto... ma possiamo farlo con un alfabeto giapponese, che si chiama Katakana.
Il Katakana è uno degli alfabeti utilizzati in Giappone e consiste in vocali abbinate a consonanti che, come le nostre sillabe, hanno una valenza solo sonora. E' composto da oltre 109 sillabe alle quali se ne sono aggiunte altre negli anni per riprodurre suoni e comporre parole importate dall'occidente, come i nostri nomi.
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#allinktattooaq #tattoocommunity #abruzzoitaly #tattooartistlife
Vieni a scoprire cosa sta succedendo veramente con questo articolo!
]]>Ecco cosa succede con la disinformazione. Centinaia di articoli che sputano sentenze senza documentazione scientifica.
L’ISOPROPANOLO è un alcool, puro al 99.9% (per approfondire l'argomento vai su Wikipedia qui) il suo maggiore utilizzo è diluente/solvente in molti prodotti.
È stato redatto un documento dall’Unione Europea in cui viene bandito questo prodotto come diluente all’interno di alcuni prodotti perché, in grandi quantità - se ingerito ma soprattutto se inalato - può causare irritazioni ai nostri tessuti.
Questo documento limita l'utilizzo di circa 4000 sostanze nel settore cosmetico, tra le quali 27 pigmenti utilizzati per creare colorazioni in alcuni inchiostri per tatuaggi semi-permanenti e permanenti.
Ovviamente questo bando non è nato dal nulla, e le aziende che producono i colori si sono già da tempo premunite sostituendo l’isopropanolo con altri diluenti.
Queste sostanze sono state identificate come "POTENZIALMENTE NOCIVE" soltanto negli ultimi anni e sono comunque presenti in molti prodotti cosmetici. Il passaggio in questione è utile per tutti ma non dimentichiamo che i grassi idrogenati alimentari sono mille volte peggio :'D
<< Allora io, che ho il corpo pieno di tattoo colorati? >>
Come abbiamo visto, queste sostanze sono state categorizzate solo negli ultimi anni come - attenzione - POTENZIALMENTE nocive. Che significa? I colori utilizzati a suo tempo per il tuo tattoo erano a norma e certo non rischierai la salute per una rosa rossa. Sicuramente dal 4 gennaio 2022 in poi saremo tutti più tranquilli, ma può stare tranquillo anche chi si era già tatuato con questi colori, se non ha sviluppato particolari allergie o reazioni.
Purtroppo girando online troverai tantissimi articoli "Sh.t Storm" o “F*ck News” (cit. Marco Montemagno) che forniscono informazioni GENERICHE E NON DOCUMENTATE.
Resta sintonizzato - presto pubblicheremo notizie VERITIERE e SCIENTIFICAMENTE DOCUMENTATE.
Ti citiamo alcune delle nostre fonti:
Dal sito dell'ECHA -
L’uso di oltre 4 000 sostanze chimiche pericolose negli inchiostri per tatuaggi e nel trucco permanente verrà limitato. La restrizione introduce limiti massimi di concentrazione per singole sostanze o gruppi di sostanze utilizzate negli inchiostri per tatuaggi o nel trucco permanente. Esempi di sostanze chimiche sono particolari sostanze coloranti azoiche, ammine aromatiche cancerogene, idrocarburi policiclici aromatici (IPA), metalli e metanolo.
La restrizione riguarda, per esempio, le sostanze chimiche che provocano il cancro o mutazioni genetiche, quelle tossiche per la riproduzione così come le sostanze sensibilizzanti e irritanti per la pelle. L’obiettivo non è vietare la pratica del tatuaggio ma rendere più sicuri i colori utilizzati nei tatuaggi e nel trucco permanente.
Grazie alla restrizione si prevede una riduzione delle reazioni allergiche croniche e di altre reazioni cutanee di tipo infiammatorio dovute a inchiostri per tatuaggi e trucco permanente.
Dal profilo Instagram di La Divagatrice -
]]>... di fronte alla più importante regolamentazione della storia dei tatuaggi i giornalisti si sono fatti cogliere impreparati e hanno dato spazio a un comunicato stampa (o a qualche comunicazione imbeccata) di qualche associazione di categoria che aveva interesse a generare indignazione per le nuove regole che sì, costringeranno il mercato a prendere provvedimenti (anche se sono ANNI che si sapeva che sarebbe successo e quelli svegli i provvedimenti li avevano già presi), ma garantirà anche una maggiore sicurezza.
Perché non ci si pensa mai, ma farsi un tatuaggio significa scegliere di tenersi in corpo pigmenti e altre sostanze per tutta la vita. Vogliamo che siano sicure?
Ecco.
Se lo vogliamo, allora dobbiamo essere tutti contenti: aziende, tatuatrici e tatuatori, dermopigmentiste e dermopigmentisti e tatuate e tatuati (anche con trucco permanente).
In questo articolo spieghiamo cosa succede quando inseriamo l'inchiostro nella nostra pelle
]]>Senti parlare di continuo dei tatuaggi, li vedi ovunque e magari ne hai anche già qualcuno. Ma hai mai veramente capito come funziona, perché la pelle reagisce in certi modi e perché nel tempo cambiano?
L'operazione che svolge un tatuatore non è altro che iniettare tramite un ago (in genere a più punte) inchiostri neri o colorati. Dove viene iniettato questo inchiostro? Nella pelle? Naah... troppo facile!
Partiamo da qui, la pelle è formata da tre strati principali: EPIDERMIDE, DERMA e IPODERMA.
L'epidermide è lo strato della pelle superficiale e il più sottile; è composto da cellule che fanno da "barriera" agli strati più interni.
In questo strato troviamo alla base le cellule-barriera più giovani e più in alto le cellule più anziane, che ogni mese vengono sostituite da quelle giovani, creando un continuo ciclo di rinnovo cellulare.
Il derma è lo strato che si trova sotto l'epidermide, è qui che ci sono ghiandole sudoripare, bulbi piliferi, capillari e terminazioni nervose, e soprattutto i nostri amici MACROFAGI.
Ti starai domandando "Perché amici?"... Ci sono stati negli ultimi anni degli studi in cui viene affermato che ad "aiutare" la perfetta resa del tatuaggio nel tempo sono proprio loro.
L'ipoderma è lo strato più profondo della pelle. Composto principalmente da tessuto adiposo (grasso) che fornisce un'ulteriore protezione al nostro corpo, partecipa alla regolazione della temperatura corporea e funge da deposito di energie.
L'inchiostro viene iniettato nello strato subito inferiore all'epidermide, come abbiamo già detto chiamarsi DERMA.
L'ago penetra attraverso movimenti molto veloci superando l'epidermide e depositandosi nel derma. In questo strato troviamo i nostri amici Macrofagi, che sono lì per proteggere il nostro corpo da agenti estranei.
Riconoscono subito le particelle d'inchiostro come corpi estranei, e ognuno di loro si apre inglobando una particella del nostro pigmento.
Generalmente il macrofago, una volta che ha inglobato una particella, va ad adoperare degli enzimi che la scompongono in particelle più piccole e vengono poi espulse dal corpo tramite diversi mezzi. Siccome la particella d'inchiostro non è "digeribile" dal macrofago, rimane intatta (o quasi) al suo interno.
Questo comporta che il macrofago rimane con il pigmento al suo interno finché non muore e viene poi sostituito da un suo compagno più giovane appena la particella viene liberata.
Iniettando alla giusta profondità l'inchiostro, eviteremo al pigmento di "vagare" nella pelle, poiché ci sono i nostri macrofagi a tenerlo ben saldo e compatto nel derma.
Potremo ammirare per anni il lavoro dei macrofagi che manterrà (più o meno) perfetto il nostro tatuaggio.
Abbiamo capito ormai l'inchiostro a che altezza del derma si va a depositare e come fa a rimanere "fissato" in un punto, con l'aiuto dei nostri amichetti.
Ma perché il mio tribale / folletto di 18 anni fa non si vede più bene come prima?
Purtroppo l'inchiostro con il passare del tempo, tenderà un minimo a "spostarsi" dal punto di accesso. Sia perché i macrofagi non si ritrovano mai esattamente nello stesso punto, quindi alla 50esima volta che si sostituiscono, troveremo una molecola d'inchiostro leggermente fuori posto, sia perché, come in qualsiasi altra zona del nostro corpo, la pelle "invecchia", diventa più elastica e la sua struttura cambia.
Per questo quindi le molecole d'inchiostro le vediamo sbiadite, si spostano con i cambiamenti della pelle!
Naturalmente ci sono alcune zone che soffrono di più rispetto ad altre, ad esempio un tattoo sulla schiena, tendenzialmente si rovinerà prima dello stesso tattoo fatto all'interno dell'avambraccio.
Questo perché entrano in ballo anche gli agenti atmosferici che contribuiscono all'invecchiamento della pelle, soprattutto i raggi solari. (Per questo ti consigliamo di utilizzare sempre una protezione solare da almeno SPF 30, sui tattoo ma anche sul resto corpo!)
Non dimentichiamoci che, purtroppo, anche il Cloro contribuisce ad accellerare l'invecchiamento della pelle, infatti le persone che frequentano abitualmente la piscina potrebbero testimoniare con dei tatuaggi più marcatamente "rovinati".
Grazie a questo spiegone ora saprai una cosa in più a livello scientifico e potrai vantarti con tua mamma di quello che hai imparato oggi.